«Il razzismo e il suprematismo sono ideologie che non devono avere diritto di cittadinaza in America e dovranno essere sconfitte, è il momento di unirci contro l’odio, e l’America vincerà la sfida», queste le parole con cui, rivolgendosi alla nazione in diretta tv, Donald Trump ha condannatto senza se e senza ma qualsiasi rigurgito razzista, aggiungendo poi che «a premere il grilletto sono stati odio e pazzia, è giunta l’ora di dire basta alla celebrazione della violenza nella nostra società. Questo include alcuni disgustosi videogames che sono accessibili a chiunque.» Parole che seguono al susseguirsi di accuse di un suo presunto ruolo di “mandante morale” delle stragi a sfondo razzista, evidentemente poco centrate e, oltretutto, boomerang politico per chi le lancia, visto che Trump ha dimostrato più volte che accuse di questo tipo sono una vera e propria manna per la sua narrazione di uomo solo contro l’establishment.
Non è certamente un caso che Trump abbia poi preso di mira quelli che lui definisce fake news media, i mezzi d’informazione a suo parere «hanno contribuito enormemente ad alimentare una rabbia e una collera montate nel corso di molti anni, i media hanno una grande responsabilità, la diffusione delle notizie dovrebbe iniziare a essere imparziale, equilibrata e obiettiva, oppure questi terribili problemi peggioreranno sempre.»
The Media has a big responsibility to life and safety in our Country. Fake News has contributed greatly to the anger and rage that has built up over many years. News coverage has got to start being fair, balanced and unbiased, or these terrible problems will only get worse!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 5, 2019