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POLITICA USA

Stragi in Texas e Ohio, Trump contro suprematisti e media

«Il razzismo e il suprematismo sono ideologie che non devono avere diritto di cittadinaza in America e dovranno essere sconfitte, è il momento di unirci contro l’odio, e l’America vincerà la sfida», queste le parole con cui, rivolgendosi alla nazione in diretta tv, Donald Trump ha condannatto senza se e senza ma qualsiasi rigurgito razzista, aggiungendo poi che «a premere il grilletto sono stati odio e pazzia, è giunta l’ora di dire basta alla celebrazione della violenza nella nostra società. Questo include alcuni disgustosi videogames che sono accessibili a chiunque.» Parole che seguono al susseguirsi di accuse di un suo presunto ruolo di “mandante morale” delle stragi a sfondo razzista, evidentemente poco centrate e, oltretutto, boomerang politico per chi le lancia, visto che Trump ha dimostrato più volte che accuse di questo tipo sono una vera e propria manna per la sua narrazione di uomo solo contro l’establishment.

Non è certamente un caso che Trump abbia poi preso di mira quelli che lui definisce fake news media, i mezzi d’informazione a suo parere «hanno contribuito enormemente ad alimentare una rabbia e una collera montate nel corso di molti anni, i media hanno una grande responsabilità, la diffusione delle notizie dovrebbe iniziare a essere imparziale, equilibrata e obiettiva, oppure questi terribili problemi peggioreranno sempre.»

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è consulente di marketing strategico, keynote speaker e docente di branding e marketing digitale all’International Academy of Tourism and Hospitality. È stato inviato di «Vanity Fair» negli Stati Uniti per seguire Donald Trump, a Kiev per la campagna elettorale di Zelensky, collabora con diversi media ed è autore di 10 libri. Nel 2016, per promuovere la versione inglese de Il Predestinato ha inventato la sua finta candidatura alle primarie repubblicane sotto le mentite spoglie del protagonista del romanzo, il giovane Congressman Alex Anderson. Una case history di cui si sono occupati i principali network di tutto il mondo.

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