Il rocker comasco Simone Tomassini ha interrotto il suo tour in Argentina per rientrare in Italia e vivere insieme alla sua amata figlia Charlotte e al resto della famiglia la tragica emergenza che sta bloccando il mondo intero. Una situazione paradossale, che appena atterrato lo ha assorbito fin nelle viscere, scatenando in lui un turbine di emozioni che ha riversato in “Quando tutto finirà”, canzone scritta insieme all’autore Fernando Coratelli e – possiamo dirlo – fatta in casa dallo stesso Simone (che è anche compositore e arrangiatore) e il Team di Cello Label, tra cui Alessandro Cirone.
«Questa canzone è il mio modo per aiutare concretamente gli ospedali di Como e tutto il personale medico che ci mette l’anima 24 ore su 24, ma anche per dare voce all’altalena di emozioni contrastanti che in questo momento tragico uniscono tutti gli italiani, da Nord a Sud», spiega Simone Tomassini, «abbiamo dovuto fare di necessità virtù e realizzare tutto senza muoverci dalle nostre abitazioni, io fortunatamente ho lo studio in casa e un ottimo cellulare, infatti è con quello che abbiamo girato il video che – mi dicono – su Facebook viaggia a una media di 200 visualizzazioni ogni 10 minuti».
Quanto alla canzone, Simone racconta che «mi è stata ispirata da mia figlia. Non mi vedeva da quasi un mese dopo il tour in Argentina e, dopo che l’ho abbracciata, mi ha detto: “Quando tutto questo finirà andremo a fare un giro in camper?”. Naturalmente le ho risposto di sì e la notte stessa ho scritto una canzone di speranza che si intitola appunto “Quando tutto finirà”. La potete ascoltare sulla mia pagina Facebook, e la copertina del singolo è stata disegnata proprio da lei, mia figlia Charlotte».
Infine, Simone lancia l’appello ad aiutare gli ospedali del suo territorio: «in questo caso le parole non servono, aiutare i nostri angeli è un dovere e, in un momento come questo, anche una donazione di pochi euro puo’ servire a tanto, penso all’acquisto di mascherine e altro materiale che purtroppo manca. State solo attenti a scegliere canali ufficiali per le vostre donazioni, perché purtroppo ci sono delinquenti che truffano anche su queste tragedie. Facciamo tutti la nostra parte perché poi, “Quando tutto finirà” oltre al dolore per chi non c’è più, ci rimarrà impresso il sacrificio degli eroi che oggi stanno in prima linea dalla mattina alla sera. Aiutiamoli!»