Molto spesso mi capita di sentire persone che dicono che la perfezione non esiste.
Invece io l’ho trovata nei film e nella filosofia di vita Charlie Chaplin.
Lui non era solo un comico o un attore e non era neanche regista o sceneggiatore, scrittore, musicista o artista completo che dir si voglia, era semplicemente… Charlot! Riusciva a rendere perfetta l’imperfezione, a rendere giuste le cose sbagliate e a rendere la malinconia una carezza.
Tutti hanno copiato Chaplin, chi prima chi dopo e chi durante, tutti hanno attinto dalla sua eredità artistica e quasi nessuno lo dice o lo ricorda. Quando leggi un libro, a volte, capita che ti senti talmente coinvolto da credere quasi che quella sia la vita che hai vissuto tu. Ecco, nei capolavori di Chaplin chiunque può inciampare e ritrovarsi, alzarsi e sorridere, vivere e ricominciare.
È stato il primo ad andarsene lasciando il pubblico alle spalle. È stato il primo a lasciare il palco con ancora un mare di cose da dire, ma bastava la sua camminata per leggere tutto tra le righe.
Chaplin aveva il dono di dire tutto senza dire una parola e aveva il dono del sorriso in un momento di pianto e aveva il dono dell’uscire dai guai nel modo più impensabile possibile.
Chaplin ha vissuto due vite artistiche: una “istintiva” e l’altra “ragionata”.
I primi film di Chaplin erano improvvisazione, vita vissuta, aneddoti, spensieratezza, genialità nella normalità. Invece il “grande Dittatore” è un capolavoro ineguagliabile proprio perché “ragionato”. Ci sono attori e registi che hanno vinto premi Oscar ripercorrendo “la vita bella” di Chaplin.
A lui va dato e riconosciuto il merito di essere stato il primo davanti a una prateria infinita di “novità”. Lui sì che ha scoperto l’acqua calda e l’ha usata per gli altri. Lui sì che andrebbe insegnato a scuola tra l’ora di chimica e quella di geografia.
Lui ci ha resi tutti ridicoli e vulnerabili. Ha dato la vista ai cechi e il cibo ai poveri e ha dato a noi e a tutti la perfezione di non essere perfetti ma di viverla questa vita, senza paure e senza limitazioni.
Senza stare lì “ad aspettare”. Chaplin è Lazzaro: si è alzato, si è aggiustato la giacca, si è sistemato la bombetta, ha cominciato a correre con i piedi storti ed è arrivato primo. Ecco perché a me non frega nulla di arrivare primo. E ho deciso di tenermi i miei sorrisi e Charlot perché, oltre alla perfezione, dell’imperfezione ci ha lasciato l’unico comandamento vero e importante che ci serve davvero su questa terra: RIDERE! RIDI! SMILE! RIDI!
E circondati di sorrisi e di belle persone che non smettono mai di ridere e di prendersi in giro e di non prendersi sempre e solo sul serio perché RIDERE è l’unica vera salvezza per capire la vita!
UN CONSIGLIO:
Il medico consiglia: “ una mela al giorno toglie il medico di torno”
Il mio consiglio:
“un minuto di Chaplin al giorno rende meraviglioso tutto ciò che hai intorno.
Grazie Chaplin, grazie Genio, grazie Charlot!
Grazie a te Charlie per avermi “concesso” di cantare le tue parole. Grazie a Kate, Arnold e il tuo super ufficio che detiene i tuoi diritti per avermi dato la possibilità di usarle. Siete meravigliosi e grazie a te, Kiera. You are the sun. Solo un’anima bella come la tua poteva illuminare una canzone così. Simo .