Finalmente dopo sette settimane di incontri per dare vita al “Patto Julian Assange”, si sono conclusi qualche giorno fa i lavori dell’Assemblea Costituente.
L’Assemblea è costituita da una trentina di soggetti, il cui obiettivo è quello di impegnarsi nella diffusione della Libera Informazione. Da anni producono contenuti ispirati alla Libertà di Opinione, all’Attuazione della Costituzione Italiana e si impegnano a contrastare censura e controllo di massa realizzate dalle Elites.
Lo Scopo del Patto è difendere i membri e le loro attività grazie alla cooperazione, alla sorveglianza e alla condivisione delle Richieste di Difesa Comune.
Tutto ciò nel caso in cui uno o più membri aderenti al Patto dovessero subire diffamazioni, accuse infondate o minacce (da parte di Istituzioni, Providers, Social Network, gruppi censorii o individui) che conducano a limitazioni della propria attività, quali : chiusura dell’account o delle pubblicazioni, cancellazione e censura di post e videoclips, shadow banning , demonetizzazione, sanzioni e danni d’immagine.
Laddove le pubblicazioni e/o le opere siano conformi ai principi ispiratori e le fonti dei contenuti siano rinvenibili, autentiche e trasparenti, ogni membro si impegna a valutare con la massima attenzione la Richiesta di Difesa Comune. Inoltre dovrà condividerla prontamente e integralmente sui propri mezzi di diffusione con facoltà di esprimere ulteriore solidarietà nei confronti del membro “attaccato” e il dissenso nei confronti delle azioni censorie e sanzionatorie e dei loro effetti.
In ogni caso i membri si riservano la facoltà di valutare se la Richiesta di Difesa Comune è sostenibile o meno e a comportarsi di conseguenza. I membri del Patto hanno già effettuato diverse azioni di Difesa Comune in Rete denunciando recenti gravi abusi e censure immotivate sui loro giornali on line, web tv, e pagine Facebook.
La loro azione comune ha raggiunto un grande consenso con picchi di audience cumulata pari a 1,5 milioni di spettatori e lettori. Ci sono state decine di migliaia di condivisioni e commenti a favore.
Il Patto, al quale aderiscono attualmente sia membri attivi, che osservatori partecipanti, sta destando un enorme intreresse nel mondo dei creatori di contenuti e stanno arrivando moltissime richieste di adesione che sono al vaglio secondo criteri di professionalità piuttosto rigidi.
La scelta della denominazione “Julian Assange” e del Logo ( disegnato da Davide Dormino) non è solo un ulteriore sostegno alla causa della sua liberazione, ma rappresenta la volontà di mantenere una continuità con la tradizione di un Editore Indipendente, che negli ultimi anni ha divulgato informazioni altamente strategiche per l’intera popolazione mondiale.