Un neologismo nato da pochi anni, che incorpora libertà e lavoro all’interno di un’unica persona. I Nomadi Digitali sono ragazzi che hanno deciso di abbandonare il posto fisso, le certezze di una casa, reddito sicuro e famiglia per assaporare la libertà e la voglia di viaggiare dove e quando si desidera.
Ma non solo, un Nomade Digitale è una persona che si sposta, non necessariamente in modo costante, seguendo le proprie motivazioni e ambizioni.
Sto parlando di persone, giovani, studenti o professionisti che utilizzano le tecnologie delle telecomunicazioni per svolgere il loro lavoro e condurre una vita in modo nomade, facendo dello smartworking uno vero e proprio stile di vita.
Generalmente sono coloro che lavorano da casa, bar e caffetterie, biblioteche, spazi di coworking o addirittura dall’estero, utilizzando solo una connessione Internet e un Pc.
L’importante è essere consapevoli che non esistono target per essere un Nomade Digitale, ma solo la libertà di essere e di scegliere.
Scendendo più nel dettaglio, il movimento dei Nomadi Digitali e il loro sviluppo, soprattutto nel periodo di crisi che il mondo sta vivendo a causa della pandemia di Covid-19, crea l’opportunità di rilanciare l’economia di diversi paesi.
In particolare, attraverso il progetto di DINO (Digital Nomads Lake Como), vi è il tentativo di rilanciare l’area turistica del Lago di Como; nell’ambito di un progetto Industry 4.0 si è sviluppato un portale interattivo che coniuga gli interessi dei Nomadi Digitali e degli attori del territorio, permettendo a quest’ultimi di farsi conoscere e promuovere i loro servizi.
Un altro obiettivo fondamentale di cui non ho ancora parlato è quello della valorizzazione del territorio, con l’obiettivo di aumentarne la visibilità e creando nuove opportunità per tutti. Molte destinazioni turistiche si stanno impegnando nell’attirare Nomadi Digitali da tutto il mondo per rilanciare l’economia e sfruttare i vantaggi dei social media.
Un esempio, è l’iniziativa messa in atto dall’ente turistico di Benidorm, località balneare della Costa Blanca, il quale ha invitato i Nomadi Digitali, e non solo, a visitare la città e a confrontarsi tra loro e con il territorio.
Attraverso ciò, ogni destinazione può entrare in contatto con persone di culture diverse e grazie a questo possono sviluppare attrazioni e luoghi più appetibili per target turistici sempre più variegati; allo stesso tempo attireranno molti più Nomadi Digitali desiderosi di spostarsi lì per un lasso di tempo più o meno lungo. Inoltre, quest’ultimi, attraverso il loro lavoro potranno anche portare vantaggio alle singole località; si tratta di un circolo vizioso proficuo per entrambi.
Insomma, un’innovazione positiva e sempre più ricercata, per imparare a lavorare in libertà.