Quello tra favorevoli e contrari al vaccino non è che l’ennesimo scontro favorito dal contesto polarizzante creato dalle BigTech, che guadagnano sul tempo che trascorriamo sulle loro piattaforme, rivendendo la nostra attenzione ai loro clienti.
Per perseguire quest’obiettivo, gli algoritmi dei social network più diffusi valorizzano i contenuti capaci di “ingaggiare” gli utenti, in altre parole che generino interazioni come commenti, condivisioni o like. Insomma, che suscitino emozioni, positive o negative che siano. Tra tutta questa mole di informazioni, ci vengono sottoposte principalmente quelle affini ai nostri gusti e alle nostre opinioni.
Contesto che ha assuefatto miliardi di persone a una vera e propria forma mentis che trasforma sistematicamente le opinioni in dogmi e il confronto in scontro. Risultato: una società sempre più polarizzata e alienata da un sistema in cui informazione e comunicazione si fondono in un tutt’uno governato da multinazionali straniere che detengono ormai un potere smisurato, sotto ogni punto di vista.
Un tema cruciale, su cui il Parlamento Europeo ha pubblicato un paper intitolato “Sovranità digitale per l’Europa” in cui affronta la questione parlando esplicitamente dell’introduzione di «nuove regole per affrontare la proprietà statale straniera e le pratiche distorsive delle grandi società tecnologiche.»
Arrivati a questo punto, riteniamo che sia necessaria una vera e propria Rivoluzione della Qualità, che abbiamo declinato in un Manifesto di 10 punti che, a partire da oggi, diffondiamo in Italia e nel resto del mondo perché intendiamo contribuire concretamente a cambiare le cose.
«Sappiamo che prendere una posizione così esplicita comporti dei rischi, ma siamo disposti ad accettarne le conseguenze perché il progetto di MatchMe è nato esattamente nel segno dei valori declinati nel Manifesto», spiega il CEO Pieter Ickx, «per offrire un’alternativa che consenta alle persone di vivere il Web come una grande opportunità, non come forma di schiavitù.»