Viviamo in un mondo affollato. Di contenuti, messaggi, progetti tutti uguali.
In questo scenario, restare nella propria “scatola” — seguire le regole, adattarsi agli standard, farsi piccoli per non disturbare — è spesso la scelta più comoda. Ma anche la più inutile.
Io, invece, ho sempre scelto di starmene fuori dal coro.
Non per il gusto di fare il bastian contrario, ma per una convinzione precisa: solo chi ha il coraggio di pensare in modo radicalmente diverso riesce davvero a farsi notare, coinvolgere, ispirare.
La mia carriera è stata completamente ribaltata da un’idea folle: una finta candidatura alla Casa Bianca, sotto le mentite spoglie di Alex Anderson.
Un’operazione che ha fatto il giro del mondo, che è finita sulle pagine di BBC e Fox News, e che ancora oggi viene studiata come uno dei case study più sorprendenti di marketing politico contemporaneo.
Quella scelta, in apparenza provocatoria, era in realtà una dichiarazione di intenti.
Un modo per dire al mondo: se resti nella scatola, nessuno ti nota. Ma se hai il coraggio di uscirne, ti seguiranno in tanti.
Da lì ho iniziato a lavorare con un nuovo approccio, che non ho più abbandonato: non adattarsi, ma distinguersi. Non accontentarsi, ma osare.
Ho sviluppato strategie di comunicazione per aziende, istituzioni, leader politici e imprenditoriali. Ho scritto libri, realizzato format, podcast, documentari, e accompagnato campagne elettorali in Italia e negli Stati Uniti.
Sempre con lo stesso obiettivo: far emergere ciò che rende un brand, un progetto, una persona davvero unica.
Eppure, tutto è iniziato molto prima.
Da ragazzino trafficavo con il BASIC e i videogame. Smontavo e rimontavo, programmavo, sperimentavo.
Era già lì, senza saperlo, l’inizio di tutto. Perché comunicare, per me, è sempre stato questo: costruire mondi possibili. Farli vivere, con le idee.
Oggi continuo a farlo con la stessa mentalità: creare, costruire, impattare.
Parlo a chi gioca per vincere. A chi vuole trasformare una visione in realtà. A chi sa che per farsi ascoltare non basta alzare la voce: bisogna dire qualcosa che valga la pena di essere ascoltato.
Sono aperto a collaborazioni con chi ha il coraggio di pensare in grande.
Fuori dal coro.
Fuori dagli schemi.
Per costruire la realtà attorno ai propri obiettivi, e comunicare non per piacere a tutti, ma per colpire nel segno.
Perché oggi più che mai, non serve parlare a tutti. Serve parlare chiaro.
E per farlo, bisogna uscire dalla scatola.
