Era il lontano 1980 quando, all’età di 4 anni, ricevetti in dono il mio primo videogame, il celebre Pong. Fu amore a prima vista. Da allora i miei genitori mi assecondarono in tutti i modi: un’altra console, l’Atari 2600, e qualche tempo dopo il primo home computer, quel Commodore 64 con cui cominciai a programmare in Basic.
Poi, il grande “amore” informatico: l’Amiga 500, la vera e propria anticamera all’avvento di Internet, che vissi intensamente grazie allo stage svolto al “Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta” di Como, dove familiarizzai con il linguaggio HTML, lavorando a uno dei primi siti comaschi, quello del Museo della Seta.
Oggi sono consulente di marketing strategico e docente di branding e marketing digitale all’International Academy of Tourism and Hospitality.
Collaboro con diversi media e sono autore di 10 libri. Per promuovere la versione inglese del romanzo “Il Predestinato” ho inventato finta candidatura alle primarie repubblicane sotto le mentite spoglie del protagonista del romanzo, il giovane Congressman Alex Anderson.
Una case history di cui si sono occupati giornali e televisioni di oltre 20 paesi.
Ho seguito come inviato di Vanity Fair la Convention Repubblicana di Cleveland, le elezioni da New York e Philadelphia, l’insediamento di Trump a Washington e la caampagna elettorale di Zelensky a Kiev.