Ci sarà la causa pubblica contro Google per violazione della privacy promossa da un’associazione di consumatori. Il gigante di Mountain View è accusato di aver rubato dati personali a oltre 5 milioni di utenti britannici proprietari i iPhone.
I fatti risalgono al periodo compreso tra giugno 2011 e febbraio 2012. Secondo “Google You Owe Us”, il comitato che ha promosso il ricorso, la multinazionale avrebbe raccolto illegalmente dati personali attinti dal suo browser Safari, attraverso una serie di algoritmi, carpendo informazioni private come l’etnia, il sesso e il reddito. In base ai dati raccolti Google avrebbe fatto campagne pubblicitarie mirate, violando le leggi sulla privacy. L’associazione aveva presentato la causa nel 2017 presso il Tribunale britannico di primo grado che, però, aveva deciso per l’archiviazione.
Ora, la decisione della Corte d’Appello di Londra riapre il caso. Per James Oldnall, avvocato dei ricorrenti, questa decisione rappresenta un avvertimento a Google e alle altre multinazionali tecnologiche, che non devono sentirsi al di sopra della legge. L’avvocato ha chiesto che ogni utente iPhone sia compensato con 672 dollari. Google rischia così di dover sborsare oltre 3,6 miliardi di dollari.