Incontriamo Giulia Calcaterra, 28 anni, appena scesa dal palco del Markters World di Rimini, una tre giornate di formazione e networking dedicate ad aspiranti influencer, creators e freelancer. Ha parlato in qualità di “influencer”, segno che la sua vita precedente, quella di “celebrity televisiva”, è stata superata da questa nuova.
Una storia “transmediale”, quella di Giulia. Inizia in provincia di Novara, in una palestra di ginnastica artistica, e continua con il sogno della tv. Nel 2012 lei, agonista, lascia le gare per partecipare con successo al concorso di Veline. Per un anno rimane a ballare sul tavolo della seguitissima trasmissione Mediaset. Poi, lei, e la sua “collega” Alessia Reato, vengono sostituite.
Si prende un anno sabbatico e se ne vola in Australia, dove conosce un istruttore subacqueo di nome Nick Pescetto, che presto diventa il suo fidanzato. Ci prende gusto, a viaggiare assieme a Nick. Ancora di più a viaggiare e fare sport estremi nei vari angoli del mondo, fotografandosi e postandosi su Instagram.
Pian piano, grazie a foto in cui mostra il so fisico mozzafiato e paesaggi spettacolari, il suo profilo cresce fino a 730 mila follower.
La formula scritta nella bio è semplice: “sport, viaggi, emozioni”. Gli sport sono vari, ma tutti all’aperto: snowboard, surf, motocross, immersioni subacquee, parapendio e bungee-jumping tra gli altri.
I viaggi, pure: Kenya, Zanzibar, Sudafrica, Indonesia. Il più bello? «Tahiti», ci racconta. Il più brutto? «In Indonesia, ma solo perché avevo contratto un batterio dopo essermi ferita al piede durante un’attività sportiva».
Pian piano, assieme ai follower, arrivano anche i soldi: «All’inizio mi offrivano cambi merce: ovvero soggiorno o viaggio gratuito in cambio di contenuti. Adesso abbiamo veri e proprio contratti economici e sponsorship con varie aziende di fitness e ».
«Questo oggi è il il mio lavoro: viaggio e faccio sport».