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Consulente e docente di branding e marketing digitale, è autore di 10 libri. Nel 2016 si è candidato alla Casa Bianca utilizzando il web, una case history di cui si sono occupati giornali e televisioni di oltre 20 nazioni, tra cui Bbc e Fox News. Partecipa a numerosi programmi Rai e Mediaset in qualità di esperto di comunicazione, innovazione e in merito all’impatto dei nuovi media sulla società.
Nella sua carriera Maria Grazia Vernuccio ha integrato l’esperienza nel giornalismo all’attività di libera professionista nella comunicazione nel ruolo di media relation & event manager.
Come giornalista (iscritta all’Ordine dei Giornalisti professionisti dal 1997) ha lavorato per importanti quotidiani, settimanali ed agenzie di stampa tra cui Corriere della Sera, Panorama, Milano Finanza, Avvenire, Class, Ansa, Adnkronos.
Come professionista della comunicazione ha ricoperto il ruolo di responsabile media e pr in Italia per istituzioni pubbliche e società private, fiere, associazioni e multinazionali nei settori economia, arte, beni culturali, moda, ambiente, welfare, food, turismo, hospitality e design. Ha ricoperto il ruolo di portavoce per rappresentanti istituzionali e coordinato eventi internazionali alla presenza di capi di Stato e importanti personalità.
Guest Speaker e visiting professor sui ‘Sistemi di gestione dell’arte contemporanea’ (Laurea Magistrale) – Economia e gestione dei beni culturali presso l’Università Cattolica a Milano (dicembre 2019)
Visiting Professor al Master di Economia e Management dell’Arte e Beni Culturali realizzato da Il Sole 24 Ore nell’ambito di Media e Cultura – elaborazione di piani di comunicazione integrata e strategica per 24ORE Business School – Il Sole 24 Ore dal 2011 al 2014.
Potremmo cominciare raccontandovi della sua passione per la pallacanestro, che ha praticato per diversi anni anche a livello agonistico; oppure del suo cammino di studi, che va dal diploma in Comunicazioni Visive fino alla laurea in Scienze Politiche, frutto di un percorso fatto di studio e lavoro; volendo potremmo anche farvi un elenco delle sue innumerevoli esperienze professionali, che spaziano da quella di venditore porta a porta, alle ricerche di mercato, dal management artistico al settore immobiliare, dal retail alle risorse umane, fino alla fondazione nel 2013 di Geocomunicazione, un team di professionisti specializzati in formazione, coaching e attività di team building.
Invece preferiamo cominciare da Francesco. Già, perché di professionisti preparati (o presunti tali) ne abbiamo certamente incontrati molti ma, le persone che come lui sono in grado di aiutarci concretamente a tirare fuori il meglio da noi stessi, sono merce rarissima.
Sì, perché oltre a quello di fornirci le chiavi giuste per aprire le porte che quotidianamente ci troviamo dinnanzi, il compito di un Coach dev’essere anzitutto trovare la chiave giusta per la serratura del portone dietro al quale si nasconde il nostro io. Solo spalancando quella, infatti, avrà un senso aprire tutte le altre.
Ebbene, tra le tante, la qualità migliore di Francesco Fabiano è esattamente questa.
Aver maturato esperienze professionali molto diverse tra loro gli ha consentito di acquisire quella elasticità mentale e quella attitudine al cambiamento necessarie per calarsi con efficacia in ogni contesto, in ogni gruppo di lavoro e di sviluppare una capacità unica di cogliere dettagli e sfumature, restituendo nuove consapevolezze, energia e motivazioni ad ogni persona che incontra.
Da anni si occupa di formazione, personal coaching, motivazione, allenamento al cambiamento e gestione delle emozioni, aiutando imprenditori, sportivi, artisti e professionisti a tirar fuori il meglio da loro stessi, attraverso corsi d’aula o percorsi individuali.
Sposato felicemente (e immeritatamente) con Silvia, una donna molto più intelligente di lui, è padre di due meravigliose bambine, Benedetta e Letizia. Nonostante i capelli brizzolati, fa ancora progetti ambiziosi e sogni (apparentemente) irrealizzabili.
Si potrebbe dire che la mia è la storia di un bambino testardo e di un giovane inquieto che si sentiva intrappolato in una famiglia tradizionale in cui i libri e lo studio avevano il primo posto e le novità del momento come videogiochi e primi computer erano guardati con sospetto.
Da bambino ho desiderato moltissimo un videogioco come avevano i miei coetanei, ma la risposta era sempre no e ricevevo in cambio tanti Lego. Ho cominciato così alle elementari a disegnarmi dei giochi con storie in cui il protagonista doveva superare prove e avversari in un crescendo di difficoltà prima di poter raggiungere la meta o la vittoria. Un po’ gioco dell’oca, un po’ monopoli si procedeva non con un joystick ma con i dadi.
Costretto a fare il liceo classico, dopo la maturità mi sono iscritto a Bologna a Lingue e letterature orientali, ma non so perché. Sono poi passato a Ferrara a Scienze della comunicazione multimediale, ma anche qui non trovavo quello che avrei voluto: troppa teoria e pochissime ore di insegnamenti mirati, molte chiacchiere e poca sostanza, mentre io cercavo qualcosa di pratico, magari spendibile subito senza attendere anni.
Il desiderio di indipendenza anche economica si faceva sempre più forte. Capita così che per caso o per destino mi trovo tra le mani un libro di mio padre, proprio quello tra migliaia di libri che ci sono in casa; è un volume che parla della stampa da Guttemberg al computer, lo sfoglio con interesse e sento che potrebbe essere quella la mia strada, grafica ed editoria. Un corso intensivo presso la scuola dei Salesiani e, tre settimane dopo la prova finale, arriva la prima esperienza di lavoro presso la Hit Studio, agenzia di comunicazione con sede a Centergross Bologna.
Sono così approdato al Centergross nel 2009 e dopo una fondamentale gavetta, mi sono ritagliato sempre più spazio e importanza all’interno dell’agenzia, capendo di aver finalmente intrapreso la strada giusta. Il desiderio di indipendenza e la voglia di mettermi sempre più in gioco però permanevano fino a quando, verso la fine del 2015 arrivò la chiamata di Centergross che mi propose di mettermi in proprio, con una mia realtà ed è così che nel 2016 nasce Studio Fuoribordo, uno studio di comunicazione e grafica pubblicitaria.
Un team eclettico e variegato in grado di soddisfare tutte le esigenze dalla progettazione all’esecuzione finale. Siccome mi piacciono le sfide nel 2017 un mio stimato cliente mi propone di fare parte di una nuova avventura e siccome la condivisione (di idee e di spazi) mi è sempre piaciuta, abbiamo aperto insieme un coworking a Bologna in prossimità della Stazione Centrale Luocomune a Coworking Space.