[…] Nonostante i ritmi per lo sviluppo fossero serratissimi, il fatto di non aver cominciato ancora a registrare utili consistenti con la vendita di joystick determinò l’inizio di una certa sofferenza economica, per il semplice fatto che la riserva costituita dai fondi iniziali cominciava a scarseggiare.
Così, fu deciso che, nel gennaio del 1984, Lorraine (il nome “in codice” che venne scelto per l’Amiga in fase di sviluppo prendendolo in prestito dalla moglie del presidente di Hi-Toro, ndr), anche se incompleta, sarebbe stata presentata al CES di Las Vegas nel tentativo di convincere nuovi investitori a credere nel progetto che, in effetti, nel corso di quelle giornate destò un certo scalpore.
La celebre demo Boing, ovvero la sfera a rettangoli bianchi e rossi che rimbalza da una parte all’altra dello schermo conquistò tutti, perfino un certo Steve Jobs che, sei anni dopo, utilizzò uno stratagemma simile per presentare il suo NeXT, computer che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto consentirgli di spodestare quella Apple colpevole di averlo licenziato ma che, come si seppe in seguito, al tempo della presentazione era una scatola non proprio vuota ma quasi. 1